Questa è una domanda fondamentale. Spesso non è facile confidare pensieri ed emozioni a una
persona che, almeno all'inizio, non conosciamo. Come li tratterà, l'altro? Li giudicherà? E in che
modo?
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Noi siamo psicoterapeute ad orientamento psicoanalitico.
Il primo grande psicoterapeuta moderno è stato lo psicoanalista Sigmund Freud (1856-1939), che
ha dedicato tutta la sua vita allo studio sistematico e alla cura dei problemi psicologici.
Ovviamente, molto tempo è passato da allora e la psicoterapia si è assai diversificata man mano che
le conoscenze psicologiche si approfondivano. → Continua a leggere
La nostra psicoterapia si basa sulla comunicazione attraverso la parola. La persona che si rivolge
a noi parla liberamente dei propri problemi, pensieri, sensazioni, emozioni, desideri, timori. La
"regola fondamentale", quella suggerita da Freud, è proprio quella di lasciar fluire i propri
pensieri in grande libertà, a seconda di come si presentano di volta in volta. → Continua a leggere
Risolvere i sintomi più disturbanti (se ve ne sono) e raggiungere un maggior benessere, psicologico e fisico.
Esser capaci di “amare e lavorare”, come diceva Freud. → Continua a leggere
La nostra esperienza, quella di generazioni di studiosi prima di noi e dei colleghi, ci porta a dire che
una buona, approfondita psicoterapia porta sempre dei frutti.
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Quali siano i cosiddetti “fattori terapeutici” in una psicoterapia è argomento ampiamente dibattutto.
Secondo il modello teorico e clinico psicoanalitico, per come si è venuto costruendo nel tempo, la
psicoterapia funziona per diversi motivi.
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Una psicoterapia può durare alcuni mesi o un tempo più lungo. Ciò dipende naturalmente dall'entità del problema e dalla sua origine. Com'è ovvio, più il problema è serio o ha radici lontane, maggiore è il tempo necessario ad affrontarlo e risolverlo.
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Dipende da molti fattori, il primo dei quali è la problematica da affrontare. Per un lavoro
regolare e approfondito l'indicazione è di almeno una seduta la settimana. In una psicoterapia è
molto importante la regolarità delle sedute, per diversi motivi.
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Riteniamo che la terapia non sia una cura solo per le persone che “possono permettersela”:
siamo solite parlare francamente con chi si rivolge a noi della spesa che può essere sostenuta e
valutare assieme la soluzione più adeguata.
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© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014
Come avere fiducia nel
proprio terapeuta?
Questa è una domanda fondamentale. Spesso non è facile confidare pensieri ed emozioni a una
persona che, almeno all'inizio, non conosciamo. Come li tratterà, l'altro? Li giudicherà? E in che
modo?
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Va bene tutto
Non è facile per nessuno lasciarsi andare liberamente al flusso dei propri pensieri, soprattutto
in presenza di un'altra persona.
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Resistenze alla terapia
È utile tener presente che il lavoro terapeutico genera anche “resistenze”: il paziente desidera star
meglio, ed è per questo che si rivolge a un terapeuta, a un compagno di strada competente.
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Un percorso verso l'indipendenza
Alcuni pazienti manifestano il timore che la psicoterapia crei una sorta di “dipendenza”. A ben
guardare, ogni relazione implica una dipendenza, dato che l'essere umano è intrinsecamente un
“animale sociale”, non “programmato” per essere autosufficiente.
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Che differenza c'è fra
psicoterapia e psicoanalisi (analisi)?
Una psicoterapia, come indica il termine stesso, è maggiormente volta alla cura di problemi e
disturbi psicologici.
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Cosa si intende con “inconscio”?
Nella teoria e nella pratica terapeutica psicoanalitica il concetto di “inconscio” è centrale.
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Di chi è il problema?
Se un problema psicologico è di coppia o familiare, chi deve chiedere aiuto?
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