Il metodo utilizzato nell'indagine psicoanalitica è quello delle “libere associazioni”: poter lasciare fluire nel modo più libero possibile il nostro pensiero, riferire all'analista ciò che man mano viene in mente, cercando di non autocensurarsi (vedi anche Come si svolge la vostra psicoterapia?). Infatti, più del discorso razionale, le libere associazioni recano tracce del pensiero inconscio e del suo “linguaggio”, che non segue le “regole” del pensiero conscio e razionale. Nel pensiero inconscio una parola o un'immagine possono significarne un'altra, anche opposta, per esempio.
Con il tempo, conoscendo meglio il paziente, l'analista lo aiuterà a scoprire il senso del suo discorso. L'analista non è un veggente, ma, ascoltando con empatia e lasciando a sua volta fluire il suo pensiero il più liberamente possibile, porge un ascolto particolare all'analizzando, un ascolto capace di dare un senso alle associazioni che paiono più disparate. Compito dell'analista è quindi cercare di “interpretare” il senso del discorso dell'analizzando.
Per il paziente “giocare” con le libere associazioni non è semplice, ma anche le resistenze a farlo potranno costituire materia di indagine: laddove ci si imbatta in una difficoltà a dire, a raccontare liberamente, ci si può sempre chiedere il perché e lavorare su questo. In un'analisi tutto è utile, sempre.
© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014