In una società sempre più complessa, le cui “regole” sono sempre meno definite, i rapporti personali possono essere difficili.
Forse è un po' il prezzo che si deve pagare per una maggior libertà. Non si tratta quindi di qualcosa di negativo di per sé, ma certo a volte farci i conti comporta sofferenza, si tratti di rapporti di amore, di amicizia, di lavoro.
Una volta, appunto, si sapeva di più come ci si “doveva” comportare all'interno delle relazioni e quali erano le aspettative altrui. Oggi siamo maggiormente alla ricerca di noi stessi e, dato che anche gli altri lo sono, il risultato è, da una parte, maggior ricchezza relazionale, dall'altra, maggiori tensioni.
Inoltre, vi è sempre da considerare l'importanza che possono aver avuto le relazioni primarie con genitori e fratelli nel formare le nostre capacità o incapacità relazionali.
Incomprensioni, conflitti, rotture, possono procurare grande sofferenza, alla quale si accompagnano sentimenti di solitudine e inadeguatezza o di rabbia. L'aiuto di uno psicologo e la relazione stessa che si instaura con lui possono essere assai utili nella elaborazione di tali difficoltà.
© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014